Ormai non solo gli esperti di dipendenze patologiche ma tutta la popolazione riconosce che certi comportamenti senza sostanza (il gioco d’azzardo, lo shopping, l’uso di internet, giocare ai video-game, il sesso ed il cibo) richiamano gli effetti della dipendenza da alcol o da droghe.
Una recente pubblicazione della “Harward Review of Psychiatry” ha raccolto e sintetizzato i progressi fatti dalla ricerca nella comprensione delle dipendenze comportamentali. Crescenti evidenze hanno mostrato come tali comportamenti siano degni di considerazione, al pari delle tossicodipendenze, tanto che nel recente DSM-5 è stata introdotta la categoria diagnostica dei “Disturbi da Dipendenza e Correlati a Sostanza”. Di fatto però solo il Gioco d’Azzardo Patologico, ora Disturbo da Gioco d’Azzardo, è stato inserito in tale categoria. La review offre una disamina sulla sovrapposizione che intercorre tra le addiction da sostanza e da comportamento in merito alla loro fenomenologia, epidemiologia, comorbidità, meccanismi neurobiologici sottostanti, contributi genetici, risposte a trattamenti e le attività di prevenzione proposte. L’articolo descrive anche le differenze esistenti: riconoscere una definita dipendenza comportamentale con criteri opportuni è importante per aumentare la consapevolezza di tale disturbo e per promuovere adeguate strategie di prevenzione e di trattamento.
A tal proposito segnaliamo il seminario “Le dipendenze senza sostanze: il gioco e lo shopping compulsivo” organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Dinamica Breve IAF che si terrà il 6 novembre prossimo presso le Aule Didattiche-IAF Pescara c/o IBS Center in via Teramo 65 (angolo via De Gasperi) Pescara.
https://www.facebook.com/events/1056194864398861/
Articolo originale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25747926
A cura del Dr. Antonello Palmitessa.
Psicologo. Psicoterapeuta Dinamico Breve in formazione presso IAF.